Disco Club e i suoi 50 anni

di Roberto Giannini, pubblicato il 21 Novembre 2015

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by Roberto Giannini

Sembra impossibile, il fatto che nel 2015 un negozietto di dischi possa festeggiare il proprio cinquantesimo compleanno, e per giunta in buona salute. E’ possibilissimo, invece, se il negozio in questione si chiama Disco Club, ed è situato sotto un porticato nella zona della stazione di Genova Brignole.

Già, Disco Club ha cinquant’anni. Ciò significa che aprì la saracinesca in quel lontano 1965, anno nel quale i Beatles erano ancora lontani dal pubblicare Sgt. Pepper, il rock in Italia era praticamente poco più che inesistente e la diffusione degli album in vinile ancora in una fase embrionale.

Deux ex machina e principale “responsabile” di  codesta impresa è senza dubbio Giancarlo Balduzzi, personaggio flemmatico e rassicurante: entrato dapprima come aiutante della vecchia proprietà,  in seguito, spinto da una passione irrefrenabile, rinuncerà (senza troppi rimpianti)  ad un ben più sicuro (e probabilmente remunerativo) posto in banca, per vivere la sua vita professionale dietro un bancone (anzi, banchetto) in un locale di poche decine di metri quadri.

Ma ancora oggi è sufficiente passare un’oretta tra scaffali e vetrinette pieni zeppi di supporti musicali di ogni tipo per comprendere il perchè Disco Club continui ad essere un punto di riferimento imprescindibile per una significativa quantità di appassionati di Musica con la emme maiuscola.

Da Disco Club ci si và a prescindere, non solo per comprare (o ordinare) il cd o il vinile di questo o di quello. Ci si và perchè si respira aria di musica e di cultura in generale, ci si và per ascoltare alcune prelibatezze musicali diffuse dalle piccole casse che non si capisce bene dove siano ubicate, ci si và perchè trovi altri appassionati pronti a parlarti dell’ultima uscita di Bob Dylan o dell’edizione limitatissima del disco di Bonnie Prince Billy; ci si và perchè quando entra il cliente che invano chiede l’ultimo cd di Laura Pausini, poi, quando esce, ci si guarda in faccia e ci si sorride, come se fossimo gli incontestabili custodi della verità assoluta.

Da Disco Club passano e sono passati tutti: musicisti, scrittori (vedi sopra la foto di Gian con l’immenso Nick Hornby, uno che che di negozi di dischi se ne intende), organizzatori di concerti e festival, giornalisti, critici musicali. Ma sicuramente sono state le migliaia di avventori semplici, ognuno con le proprie peculiarità, le proprie “fisse”, le proprie stranezze, a fare la storia di questo luogo anacronistico, come ben descritto nel libro Il diario di Disco Club – memorie di un dischivendolo, pubblicato da Balduzzi l’anno scorso e che sicuramente consigliamo a tutti di regalarsi e regalare in questa storica occasione.

Buon compleanno, Disco Club, e altri 50 di questi giorni