Palconudo – new video – Poca discesa

di Redazione, pubblicato il 5 Novembre 2018

Pubblicato nelle settimane scorse il nuovo videoclip di una delle migliori band rock cantautorale del panorama genovese, i Palconudo.

Il brano si intitola Poca discesa, e fà parte del nuovo album di inediti, Voli essenziali.

La regia del video è stata affidata a Gabriele Pirisi, ed il tutto è stato mixato e masterizzato agli El Fish Recording Studio dall’impareggiabile Emanuele Cioncoloni.

La band, guidata dalla vocalist Elisa Castelli e dal pluristrumentista Marco Pantella, è da quasi vent’anni attiva ed apprezzata per lo stile originale ed una raffinatezza autoriale fuori dal comune.

Al più presto cercheremo di parlare del loro nuovo album

Buon ascolto

Dove una volta c’era il tuo cuore ora c’è

una borsa pesante, poca discesa

c’è il mio castello fatto di cenere che…

che produce nuvole come una fabbrica

dove una volta c’era il mio cuore c’è

c’è un disco interrotto che suona al contrario

e non ci sono più le previsioni perché

il tempo dà sempre precipitazioni

dove una volta c’era il tuo cuore

c’è una maglietta con scritto “affittasi”

c’è un labirinto ed io non ci entro perché

sono senza spada, senza istruzioni

accendo i miei fiammiferi, sicuro che funzionano

li uso come sole per queste fiabe umide

restiamo nell’armadio, ci sono troppi spifferi

usciamo solo quando finiscono i fiammiferi

Dove una volta c’era il tuo cuore

ci sono bottoni da ingoiare

ci sono persone in orizzontale a cucire

strappi lunghi come autostrade

e le parole che ho scritto per fare quadrare però

sono cose rotonde e su loro cadrai

accendo i miei fiammiferi, sicuro che funzionano

li uso come sole per queste fiabe umide

restiamo nell’armadio, ci sono troppi spifferi

usciamo solo quando finiscono i fiammiferi

Dove una volta c’era il tuo cuore ora c’è

una borsa pesante, poca discesa

ci sono io con un cacciavite che imparo

ad aggiustare le mie distruzioni

c’è una cassaforte con dentro spiccioli

ci sono stracci, ci sono costellazioni

c’è l’impiegato che prima produce e poi muore

dove una volta c’era il tuo cuore

palconudo

palconudo