Acid Mothers Temple – Live at Claque, Genoa – 18/05/2025 – recensione
Lo psic-pop canterburiano dei Winstons di Roberto Dell’Era (Afterhours) ed Enrico Gabrielli (Calibro 35) ha aperto la strada all’esibizione delle leggende dell’ultra psichedelia nipponica Acid Mothers Temple a La Claque di Genova.
La iper-prolifica band di Kawabata Makoto, con all’attivo più di 70 album in studio e svariati dischi live, celebra i 30 anni di onorata carriera, scatenando la sua furia elettrica in un delirante viaggio ipnotico verso l’ignoto, con brani torrenziali che si gonfiano sotto le spinte epilettiche della chitarra monumentale contrappuntata dal battito isterico della batteria.
Il muro di rumore è notevole mentre prendono forma le improvvisazioni dei musicisti tra sinistri sibili di tastiere spaziali e sventagliate di distorsione che terminano in un buco nero insondabile.
Ci sono passaggi di sgangheratissimo psico-delirio con intrecci noise (un po’ Mercury Rev), con quella dose di pazzia aggiuntiva tipica delle band del Sol Levante e la loro estetica da freak meravigliosamente mal assortita che scolpisce un live solido per orecchie allenate.
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photos by fabio noisext |