Ryosuke Kiyasu/Hålbå/Noisextinction Orchestra – Villa Rossi – Ge Sestri Pon. – 25/07/25 – recensione
di 14 Agosto 2025
, pubblicato il Recensione e photos di Massimo Perasso
Può una serata di stampo rumoristico, organizzata in periferia, attirare decine di persone vestite di nero grazie al solo passaparola? Metrodora, Genova Noise Gang e Fabio Botta (storico membro dei Noisext e ora curatore della fanzine noise Slerfa) hanno unito le forze trasformando quella che poteva sembrare una “normale” serata da tappi nelle orecchie in un evento praticamente irrinunciabile.
La location è la stessa già sperimentata con la Furnace durante il Festival delle Periferie: l’interno di Villa Rossi, allestito come un vero e proprio scenario cyberpunk, tra fumo, luci, monitor e un’atmosfera da club sadomaso underground.
Ad aprire le ostilità sono stati proprio i Noisext, qui in versione mascherata e manipolata. Immaginate l’ossessività degli Swans, il metallo percosso degli Einstürzende Neubauten e la perversione dei primi Earth, il tutto aggiornato dalla componente elettronica di Scoliosisnoise Dept: questo è più o meno quello che i “vecchi leoni” del noise hanno portato sul palco. Molti non lo sapevano, ma si trattava del loro ritorno dopo tre decenni di silenzio.
A metà serata è stato il turno di Hålbå, con un set più elettronico e psichedelico: meno estremo, ma decisamente più accessibile anche per chi si avvicina al noise per la prima volta.
Il momento clou, capace di muovere gente persino da fuori Genova, è stato però il live del giapponese Ryosuke Kiyasu. Probabilmente lo avete già visto in qualche reel su Instagram o TikTok: è quel pazzo che suona solo un rullante. Ma vi assicuro che, chiudendo gli occhi, sembra di ascoltare una batteria completa. Certo, qualcuno potrebbe obiettare: «Ok, ma è come sentire un assolo di batteria di 30 minuti». Sì. Ma quando vi ricapita di vivere un’esperienza del genere? Qui il noise incontra il virtuosismo, e l’attitudine quasi circense di Kiyasu trasforma la performance in uno spettacolo capace di strappare ovazioni e lasciare a bocca aperta il pubblico.
A fare da cornice alla serata, numerose distro dedite alle sonorità più estreme e un pubblico sorprendentemente rispettoso e partecipe. Una di quelle notti che ti ricordano perché il noise, quando è fatto bene, non è solo rumore.