Masterpieces from all times part 91: Mansun – Six – 1998

di Redazione, pubblicato il 13 Settembre 2025

Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock, e per questa nuova puntata parliamo di una band inglese attiva principalmente negli anni ’90, spesso associata al movimento britpop, anche se la loro musica si è distinta per una certa originalità e complessità rispetto ai canoni tipici del genere. Si tratta dei Mansun, nati a Chester ed emersi nel pieno dell’era britpop (insieme a Oasis, Blur, Pulp, Suede ecc.) si sono sempre mossi ai margini del movimento, proponendo un sound più sperimentale, oscuro e progressivo, che attingeva da influenze anni ’70 quanto dal  post-punk.

Quattro gli album ufficiali della band, tra i quali i primi due sono considerati capolavori conclamati: l’esordio Attack of the grey lantern del 1997, concept album semi-narrativo con un immaginario quasi da fumetto, pieno di personaggi surreali, disco britpop, sì, ma con un’anima barocca e psichedelica e il secondo Six dell’anno successivo (entrambi i dischi come gli altri della band sono stati pubblicati dalla label Parlophone), opera molto più ambiziosa e sperimentale, che prende ispirazione da Pink Floyd, Wire e King Crimson, ma anche da filosofia, letteratura e cultura pop. Un disco che ruppe con il britpop e anticipò in qualche modo certi suoni dell’art rock e dell’indie rock dei duemila.

I Mansun erano formati dal dal carismatico frontman Paul Draper, vocalist e chitarrista, dal chitarrista solista e seconda voce Dominic Chad, dal bassista Stove King e dal batterista Andie Rathbone, e pur non avendo mai avuto la popolarità di altre band inglesi del periodo hanno influito profondamente su molte band alternative e prog degli anni 2000 e oltre. Paul Draper ha avuto in seguito allo scioglimento della band un’ottima carriera solista, pubblicando due album e due minialbum di qualità squisita, e ricevendo riconoscimenti quasi unanimi dalla critica per la sua scrittura.

Buon ascolto.

mansun
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