Garybaldi – new album – Note perdute (i nastri ritrovati 1969 – 1998) – full streaming

di Redazione, pubblicato il 19 Novembre 2025

Pubblicato nei giorni scorsi un album postumo della leggendaria band genovese Garybaldi, tratto da materiale mai pubblicato grazie alla label benemerita AMS. La raccolta, dal titolo Note perdute (i nastri ritrovati 1969-1998) contiene sette brani, tra i quali due unreleased (Il volto stanco della gente che apre l’album e Passaminabirra che lo chiude), più cinque perle live del repertorio della band, tra cui la pietra miliare Sette?

Ricordando che la band era un trio guidato dall’indimenticabile Bambi Fossati (il più hendrixiano tra i chitarristi italiani, anche vocalist), accompagnato dal batterista Guido Cassinelli, dall’organista Lio Marchi (citato come guest) e, per il primo lavoro (Nuda, del 1972) dal bassista Angelo Traverso, mentre nel secondo (Astrolabio, del 1973) il bassista era Sandro Serra, aggiungendo che entrambi gli album citati sono dei masterpieces del rock italiano della prima metà dei settanta, vi lasciamo alle note esaustive di copertina.

garybaldi

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“Note Perdute” è un’affascinante raccolta di registrazioni inedite, versioni alternative e performance dal vivo che raccontano quasi trent’anni di storia musicale dei Garybaldi, uno dei gruppi più iconici del rock progressivo italiano. Pubblicato nel 2010 in versione deluxe su vinile, CD e DVD, questo album è molto più di una semplice antologia! E’ un viaggio sonoro nella memoria, nei suoni perduti ma mai dimenticati.

Le tracce, provenienti da nastri d’archivio ritrovati e restaurati, spaziano dal periodo psichedelico dei primi anni ’70, quando la band ancora si chiamava Gleemen, fino ai toni più elettrici e maturi degli anni ’90. La raccolta include brani rari come “Il volto stanco della gente”, inedito assoluto, e registrazioni live tratte da storiche esibizioni, tra cui il Be-In Festival di Napoli del 1973.

La copertina, un artwork psichedelico a tre ante firmato da Matteo Guarnaccia, rende omaggio all’estetica visionaria degli anni Settanta, perfettamente in linea con lo spirito libero e sperimentale della band.

“Note Perdute” è un disco imperdibile per gli appassionati del prog italiano, un’opera d’archivio che restituisce voce e anima a una delle esperienze musicali più originali e coraggiose della scena italiana. 

Buon ascolto.