Andrea Mantero – new album – Atlantide vol.1 e vol.2 – full streaming

di Roberto Giannini, pubblicato il 5 Dicembre 2025

Nuovo lavoro in studio per l’autore e musicista genovese Andrea Mantero, un concept album diviso in due volumi intitolato Atlantide che segue di oltre undici anni il precedente Don Chischotte!. L’album, autoprodotto come il precedente, è composto da dodici brani per una durata totale di cinquanta minuti circa. Alla realizzazione hanno partecipato, oltre all’autore (vocalist e chitarrista acustico) svariati musicisti tra i quali il fratello Mario Mantero (tastiere, piano, batteria programmata, voce), che si è occupato anche di arrangiamenti e mastering,  i chitarristi elettrici Andrea La Bruna (anche al bouzouki), Marcello Del Papa e Marco Cipollina, il chitarrista dodici corde Massimo Astengo, il bassista Stefano Olivieri, la violinista Angela Zappolla e la vocalist Elena Damonte.

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Direttamente dalle note dell’autore:

Atlantide è il “momento di rivoluzione” della nostra generazione: le giornate del G8 a Genova. Questo album riproduce i sentimenti e i temi di quel periodo. Dalla canzone che dà il titolo all’album con le speranze di rinnovamento, alla critica al capitalismo sfrenato di Mercanti di Vanità. Dalla consapevolezza della crisi climatica (Matri, è la Madre Terra cantata in una lingua ancestrale, mediterranea, come il siciliano) alla situazione dei migranti di Partirò. Fino al Martino/Carlo Giuliani che lotta contro i mostri/loghi del capitalismo tra i sogni/incubi della sua e nostra mente e la realtà, dove si muore davvero. Si chiama Atlantide perché il sogno è sepolto e dimenticato 10.000 metri sotto al mare. Ma questo lo scopriremo nel Volume 2.

Il Volume Secondo è carico di disillusione e confronti. Millenovecentoquaranta è il paragone impietoso con la generazione che dopo la guerra ha ricostruito dalla macerie dimostrandoci che si può rendere la propria società migliore migliore con umiltà e sacrificio. La Resistenza ci racconta chi la Rivoluzione l’ha fatta davvero, sacrificando la propria vita per un ideale; giovani persone bellissime che hanno imprigionato il tempo. Sventurata Penelope è in attesa di un Ulisse moderno che non tornerà mai, perché Ulisse siamo noi; persi nell’epoca dell’edonismo, incapaci di ricondurre il nostro io al vero senso della vita; intrappolati nelle dipendenze degli intrattenimenti materiali. E 100.000 atomiche sul sogno parla di altre dipendenze, la droga, la solitudine l’alienazione perché chi si rende conto di avere perso preferisce annientare la propria mente per non affrontare la sconfitta.
La Rivoluzione è quindi destinata ad accendersi e spegnersi, a reiterarsi fino a che qualcuno non riuscirà a trovare la chiave giusta per dare un senso migliore al percorso che stiamo vivendo. E quindi, questa piccola/grande idea di cambiare il mondo, nata e morta nell’estate del 2001, è già dimenticata, nascosta, sepolta sotto KM di acqua e macerie. La chiameranno Atlantide e qualcuno giura, adesso, che si tratti di una leggenda…e che in realtà non sia mai esistita. Ma allora perché brucia ancora?

Buon ascolto.

Parleremo di questo album nella prossima puntata di Metrodora’s Local Heroes che andrà in onda il primo giorno del 2026, nel frattempo potete leggere la recensione dell’album Don Chischotte! (leggi qui) e potete ascoltare un’intervista ad Andrea Mantero (ascoltala qui) registrata nello stesso anno (2014) presso l’IIS Calvino di Genova Sestri Ponente.