Demos, rarities & compilations vol.72: Charlie Parker – Le cool jazz – Historical recordings vol 1
Continuiamo la rubrica sul sito Metrodora con la settantaduesima pubblicazione, che si occupa di uno dei più importanti jazzisti di tutti i tempi: Charlie Parker, detto Birdy, negli anni ’40, insieme a Dizzy Gillespie, Thelonious Monk e altri, contribuì a creare il bebop, uno stile radicalmente nuovo rispetto allo swing delle big band. Il bebop era caratterizzato da tempi veloci, armonie complesse, sostituzioni di accordi e improvvisazioni virtuosistiche. Questo trasformò il jazz da musica prevalentemente da ballo a una forma d’arte da ascolto e da studio. Strabiliante performer di sassofono contralalto, Parker possedeva una velocità e precisione straordinarie, con un timbro penetrante e flessibile. Innumerevoli gli album sia in studio che dal vivo, possiamo nominare alcuni significativi brani del musicista nato a Kansas City ma artisticamente newyorkese: la rivoluzione bebop può essere rappresentata da Ko-Ko e Donna Lee, la connessione con il blues da Now’s the Time e Parker’s Mood, la sofisticazione armonica da Confirmation e Ornithology, il lirismo e l’espressività universale da April in Paris.
Questo album, pubblicato in digitale dalla label Good Time Inc. nel 2022 riprende una pubblicazione non ufficiale su vinile del 1960 per Le Jazz Cool (uscita in due distinti album, il vol.1 e il vol.2), e contiene diciotto brani (anche alcuni di quelli citati in precedenza) che rendono perfettamente l’idea di quale fosse la libertà creativa, ma anche il simbolo della vita tormentata dell’artista, segnata da genio e autodistruzione. Impossibile citare tutti i musicisti presenti in questa raccolta, cha va dalla prima formazione del 1950 (con Miles Davis, J.J. Johnson, Max Roach, Tommy Porter e Duke Jordan) a quella del 1960 circa (con Red Rodney, Al Haig e Roy Haynes).
Buon ascolto.