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Nuovo video e singolo per un interessantissima autrice genovese di ragione sociale Emilya ndMe. Il titolo del brano è Yellow led, che segue di qualche mese la pubblicazione del primo singolo Snow.
Autrice di musica e liriche la splendida voce di Lauretta Grechi Galeno, che suona anche i sintetizzatori e il basso, mentre batteria, basso e chitarre sono suonati da Alessandro Ciapica.
emilya ndme
Il missaggio del brano è stato affidato all’ottimo Gabriele Pallanca, mentre il mastering, effettuato ai Greenfog Studio sono opera del benemerito Mattia Cominotto.
Il video, marchiato Lucerna Film con la produzione esecutiva di Beppe Platania è diretto dalla nostra vecchia conoscenza Andrea Larosa, divenuto in questi anni uno dei più apprezzati filmaker del settore.
emilya ndme
Le sonorità dell’autrice spaziano da influenze eighties eteree (Cocteau Twins, Dead Can Dance e Opal in primis), a elettro soul pop di fresca generazione (fka twigs, Daughter e anche i nostri Technoir), per una miscela irresistibile e di altissima qualità.
Dalle note stampa del progetto:
“Ho scritto Yellow Led riflettendo sul mio rapporto con la religione: è sempre presente in me un conflitto tra la religiosità che più intendo come spiritualità e la razionalità o l’interpretazione materica degli eventi della vita.
Eppure ogni qual volta mi sia trovata in pericolo o in situazioni dolorose, ho sempre cercato aiuto e forza in ciò che non si vede, ricercando un contatto con la natura come se fosse un portale tra questo mondo ed un altro.
Yellow led parla di questo: “no other way, no other way to avoid that knife, except through you” ed ancora “you know I’m blind” sono locuzioni che riconducono al linguaggio dei testi sacri, l’espiazione del dolore attraverso qualcosa , il concetto della cecità , come incapacità di vedere Dio e la verità.
Già nel titolo “Yellow led” è presente l’ utilizzo della metafora della luce come ricerca di un’altra consapevolezza, di un’altra vita, come qualcosa che si accende nel buio”.
Il video clip racconta, attraverso lo spaccato di una giornata qualunque, ciò che Yellow led descrive. La luce è presente durante tutto il video, dal riflesso dello specchio sulla scatola di ricordi che da l’inizio al racconto, al sole tra le foglie o la luce del tramonto che brilla sull’acqua.
Si alternano momenti adulti di riflessione solitaria al gioco infantile che strappa e distrae dalle complicazioni, dai ricordi e nostalgie raffigurate attraverso l’album di fotografie.
La dimensione del ricordo torna con la vecchia fotografia che appare galleggiando sull’acqua, unico momento surreale del video, invece totalmente basato su gesti concreti e sentimenti tangibili. Quella foto è appunto il “portale” che la natura tutt’ intorno ad un certo punto offre per connettere questo mondo ad un altro che non si vede: per chi crede, in una dimensione di aldilà, per chi invece non si affida alla religione, in un mondo di energie che avvolgono e collegano tutto e tutti tra passato (foto), presente (ciò che accade nel tempo del video) e futuro (la bambina).