Festival delle Periferie 2016: il programma completo

di Roberto Giannini, pubblicato il 12 Giugno 2016

17 – 18 – 19 giugno Villa Bombrini (inizio concerti ore 18)

INGRESSO GRATUITO

Il Festival delle Periferie giunge alla sua XIV edizione, e ci arriva in forma rinnovata. Non più quattro, ma tre giornate/serate, con l’assoluta novità dell’inizio dei concerti nel tardo pomeriggio (ore 18). Infatti tre artisti/band si esibiranno ogni giorno per un programma preserale ricchissimo, con autori/autrici band di grosso calibro (Jess, Belzer, Hydra saranno gli headliners preserali, ma anche Tomaso Chiarella, Tribù Locale, Makers of Time, Mauro Cipri, Devastation Inc e Puerto Plata Market)

Ovviamente la cucina aprirà alla stessa ora dell’inizio dei concerti e, altra novità di questo festival, il menù sarà assai più ricco del solito, con primi, secondi e i consueti hot dog, salsicce ecc.

Alle 20,30 si proseguirà con il programma serale, come da programma in seguito illustrato

Saranno presenti come al solito stand di vario genere e tipo, ma soprattutto, si potrà godere appieno del meraviglioso parco di Villa Bombrini, con giochi per bambini e bar già aperto nel primo pomeriggio.

Tanta buona musica, presentata sul palco dall’oramai londinese Martino Serra, coadiuvato dagli studenti dell’IIS Calvino impegnati da anni con interviste agli artisti che saranno trasmesse in diretta radiofonica

Le tre giornate saranno tematiche:

Venerdi 17 giugno: Desert Friday:

Il venerdi sarà dedicato a sonorità vicine a certo grunge stoner statunitense degli anni ’90, che ha avuto il suo epicentro nelle zone desertiche del Mojave e del basso Colorado. Le band che chiudono la giornata sono molto vicine ai generi sopra citati, con i Temple of Deimos che mai hanno nascosto la forte influenza di band quali Kyuss, Unida e Hermano. Molto famosa la raccolta The desert sessions che rappresenta oculatamente il movimento artistico

Sabato 18 giugno: Alternative Saturday:

Il sabato del festival sarà la giornata più eterogenea dal punto di vista degli stili suonati dagli artisti e le band protagoniste. Cantautori alternativi, hip hop, dream pop, alternative, elettronica, stoner e per chiudere l’industrial post rock del francese Amaury Cambuzat e dei suoi Ulan Bator

Domenica 19 giugno: Black Sunday:

E’ un’idea che è sempre stata nei pensieri di Metrodora, quella di dedicare un festival (ma sarà solo una giornata) ai suoni più duri, per i quali Genova e la Liguria rappresentano un avamposto, con decine tra artisti e band protagonisti della scena nazionale del genere. Metal, doom, sludge, trash, black, progressive. Tutti i sottogeneri saranno rappresentati con la ciliegina finale degli Isaak, band forse più conosciuta all’estero che non nella nostra città

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