Il primo appuntamento di Letture Periferiche con Fabio Giovinazzo

di Redazione, pubblicato il 17 Maggio 2025

Si è tenuto ieri, giovedì 15 maggio 2025, presso la Sala Musica dell’Ex Manifattura Tabacchi in via Bottino 6, il primo appuntamento del ciclo Letture Periferiche, aperitivi letterari a Sestri Ponente organizzato da Metrodora e Libreria Ubik.

Fabio Giovinazzo, scrittore e regista cinematografico indipendente genovese, ha presentato il libro Ad Auschwitz la torta di Gesù non aveva il Pan di Spagna, edito da Contatti, rispondendo alle domande dell’intervistatore e del pubblico in sala.

Alcuni tratti dell’opera sono stati interpretati dall’attrice Nicoletta Tangheri.

A seguire un aperitivo durante il quale è stato possibile interagire con l’autore.

Il libro è disponibile presso Libreria Ubik in Via Sestri 145R.

Il prossimo appuntamento della rassegna avrà luogo venerdì 23 maggio alle ore 18, con Francesca Pongiluppi, che presenterà Come le lucciole edito da Solferino.

fabio giovinazzo - ad auschwitz la torta di gesù non aveva il pan di spagna

Sinossi: Il 27 Gennaio 1945 è il giorno della liberazione di Auschwitz. Cinque anni di lavori forzati, di terribili esperimenti, di camere a gas: un inferno, senza dubbio, messo in scena dalla stessa umanità. Ma anche momenti dove è stato possibile ricordare la pace e l’amore attraverso la celebrazione del Natale. In uno spazio dove presente, passato e futuro coesistono nell’universo alcune entità umane – un uomo di origini ebraiche, una donna, una ragazza omosessuale, un bambino, un ufficiale delle SS – viaggiano nelle cinque ricorrenze, facendo traboccare ideologie, ricordi ed esperienze per nulla facili da cancellare dalla memoria di tutti coloro che ebbero il destino di viverle.

Direttamente dall’autore: “Ad Auschwitz la torta di Gesù non aveva il Pan di Spagna è il viaggio che coinvolge una definita intimità di rappresentanza in quello che fu un orrore surreale. Ogni emozione non cede al tempo così come viene considerato, esprimendo un legame con la ricerca storica attraverso l’utilizzo della parola in una sperimentazione non addomesticata. Un dramma tra letteratura e teatro che si impegna a rievocare quello che fu, scandendo l’utilizzo essenziale della non linearità”.