Live from the past vol.190: Soft Cell – Non stop erotic cabaret and other stories – live in London

di Roberto Giannini, pubblicato il 18 Novembre 2025

Questa centonovantesima puntata di streaming di concerti integrali del passato, parla di una delle band inglesi più originali ed audaci del nuovo pop elettronico britannico, importanti soprattutto per le loro atmosfere decadenti, notturne, quasi cinematografiche, per le liriche che parlavano di desiderio, alienazione urbana, vita nei club, sesso, dipendenze e per il sound minimale ma espressivo, costruito su drum machine e synth analogici. Contribuirono a definire un’estetica che avrebbe influenzato la new wave, la darkwave e persino la futura musica elettronica da club.

Si tratta degli inglesi Soft Cell, nati a Leeds verso la fine degli anni ’70 e protagonisti assoluti all’inizio degli anni ottanta, con quattro album fondamentali per la definizione dell’electro-pop e del lato più ombroso della new wave: il capolavoro Non-Stop Erotic Cabaret del 1981 (primo loro album full-length, che contiene il più grande loro successo, una versione leggendaria di Tainted love di Ed Cobb, interpretata, nel 1964, da Gloria Jones) rimane uno degli album più importanti degli anni ’80: audace, innovativo, drammatico, capace di portare nel pop temi e sonorità prima considerate tabù. Non da meno i successivi The Art of Falling Apart del 1983, e This Last Night In Sodom del 1984, prima di uno scioglimento che ha portato Marc Almond alla costituzione di Marc and the Mambas (pietra miliare il secondo e ultimo Torment and toreros), e poi ad una nutrita carriera solista (anche se mai a livello delle prime due band). Purtroppo la seconda gamba dei Soft Cell, il produttore, tastierista elettronico e autore di gran parte delle musiche David Bell ci ha lasciato recentissimamente, lasciando non più di una manciata di lavori solisti.

soft cell 2023

soft cell in 2023

Il disco che proponiamo, la cui data di pubblicazione è il 2023 (per merito della label Live Here Now) contiene la registrazione dal vivo di un memorabile concerto all’Hammersmith Apollo di Londra nel novembre 2021 per celebrare il quarantesimo anniversario dell’iconico album Non Stop Erotic Cabaret che è proposto dal duo nella sua interezza, completato da altri successi, rarità e nuove tracce.

Oltre a David Ball che sfrutta sintetizzatori come il ARP Odyssey e drum machine primitive e all’androgino Marc Almond, la cui voce drammatica e sensuale rese i Soft Cell immediatamente riconoscibili, e Il suo stile interpretativo, vicino al cabaret decadente e alla tradizione queer, aprì nuove possibilità per la figura del frontman nel pop, nel disco troviamo backing vocalist quali Louise Marshall, Brian Chambers e Simon King e il fiatista Gary Barnacle. Inutile dire che i Soft Cell influenzarono decine di importanti band, dai primissimi Depeche Mode a band synth pop quali Humen League e Pet Shop Boys, fino a mostri sacri quali Nine Inch Nails.

Buon ascolto.