Matt Johnson’s The The – Live at Vittoriale, Riva del Garda – 28/06/2025 – recensione
di 30 Giugno 2025
, pubblicato il review and photos by Guido Ferrero
Concerto costruito su una scaletta che concede solo un quarto dello spazio all’ultimo album Ensoulment e che, per il resto, pesca a piene mani dalla decade d’oro 1983-1993, ovvero da quei quattro dischi (Soul Mining, Infected, Mind Bomb e Dusk) che presi uno per l’altro costituiscono l’architrave del suono e delle parole della band.
È l’attualità di quei brani che oggi colpisce ancor più di allora. Versi come “here comes another winter of long shadows and high hopes” o “this is the 51st state of the USA” sono perfettamente calati nella realtà attuale.
La contemporaneità di Armageddon Days Are Here Again ci ricorda ancora oggi che Dio non piazza le bombe per Hezbollah.
È la geopolitica secondo Matt Johnson, che si riafferma anche nella nuova Kissing the Ring of POTUS.
È l’epica della Beat(en) Generation a rendere maestoso questo concerto, anche quando si concede a riletture rallentate (Slow Emotion Replay che diventa Replayed) o a divagazioni dance come la conclusiva GIANT.
In questo live, c’è tutto il songwriting sopraffino di Mr. Johnson: dall’ incedere di Dogs of Lust e Infected, allo slogan “If you can’t change tho world, change yourself” di Lonely Planet fino alla meraviglia di Uncertain Smile.
Nell’ottima band che accompagna Johnson spicca Barrie Cadogan, già visto lo scorso anno con la strana coppia Gallagher/Squire e perfetto discepolo di quel Johnny Marr che con le sue sei corde impreziosì parte della discografia della band.
La location vista lago, poi, è una bellissima cornice per un ottimo quadro. La speranza ora è che Matt Johnson ci abbia ripreso gusto. A giudicare da come è stato sul palco, si direbbe di si.