Sun Ra – Singles vol.1: 1952 – 1961 – recensione e streaming

di Roberto Giannini, pubblicato il 29 Giugno 2017

Un’opera monumentale, quella proposta dalla Strut Record, includente tutti i brani usciti su 45 giri nel decennio circa che va dal 1951 al 1962 di una carriera straordinaria con all’attivo più di cento dischi su lunga durata.

Sun Ra è stato probabilmente l’oggetto meno identificato (e non solo per i suoi voli spazio/pindarici) nel panorama jazz del secolo scorso. Questo primo volume di singoli pubblicato dalla benemerita Strut (che nel recente passato ha effettuato altre operazioni del genere, oltre ad aver messo insieme vecchio e nuovo, come successo per lo strepitoso album targato Mulatu Astatke & the Heliocentrics), insieme al seguito (secondo capitolo di recentissima pubblicazione che copre il trentennio successivo) e al volume di John F.Szwed uscito in Italia per Minimum Fax dal titolo Space is the place, aiutano a comporre un quadro (per quanto possibile) definitivo sul genio dell’Alabama, paragonato per la sua visionarietà ad artisti di tutti i generi e stili (in ambito rock si pensi a Grateful Dead e Pink Floyd).

Il formato 45 giri è stato usato da Sun Ra soprattutto nella prima parte di carriera, come testimoniano questi 65 brani che spaziano tra doo wap, rhythm and blues, free e avant jazz, ma anche spoken words, accompagnato principalmente dalla sua Arkestra, improbabile big band composta in alcune fasi anche da più di trenta elementi, non necessariamente musicisti.

E’ proprio ascoltando queste tracce che possiamo farci un’idea sull’influenza esercitata dall’artista (vero nome Herman Poole Blount) dichiaratamente (!!) nato su Saturno sulle generazioni successive, e non solo in ambito jazz.

Allora buon ascolto e buon viaggio, occhio all’atterraggio.

 

 

sun ra

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Sun Ra – Singles

Anno: 2017

Label: Strut

Nazionalità: USA (Birmingham, Alabama)

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