IKITAN – new album – Twenty-twenty – streaming integrale

di Redazione, pubblicato il 11 Gennaio 2021

Lavoro d’esordio per un nuovo trio heavy post rock genovese di nome IKITAN, intitolato Twenty twenty e composto da un unico brano delle durata, appunto, di venti minuti e venti secondi.

La lunga suite è stata registrata in parte nello studio privato del chitarrista Luca Nash Nasciuti, mentre le parti di batteria e la masterizzazione generale dell’album sono stati effettuati da Mattia Cominotto ai Greenfog Studio.

La band si è recentemente formata (poco più di un anno fa), e, anche grazie alla situazione venutasi a creare dopo l’evolversi della pandemia,  ha velocizzato i tempi di incisione e pubblicazione, autoproducendosi e facendo uscire nelle ultime settimane anche un edizione formato digipack (edizione limitata e con un poster in omaggio): abbiamo creato un brano strumentale da 20 minuti, cosa abbastanza insolita per un EP di debutto, dando forma a ciò che veniva creato spontaneamente in sala prove. L’idea di pubblicare il digipack con il poster è nata dal voler dare dignità al nostro progetto (direttamente dalla band, ndr).

ikitan

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Lo stile della band è il risultato di ciò che è venuto fuori durante le interminabili jam sessions, per cui si può senz’altro affermare che il lavoro in sè presenta una notevole attitutine live.

Sempre dalla band:

Nessuno di noi propone agli altri idee definitive e brani completi. Ci lasciamo sempre guidare dalla musica e dall’improvvisazione. È un modo libero di concepire la musica. Suoniamo un genere che si può definire heavy post-rock e le nostre influenze sono piuttosto disparate e varie. Il fatto di non avere un/a cantante ci libera dal classico approccio intro-strofa-ritornello. IKITAN è l’occasione per sperimentare e mettere in campo una grande varietà di stili.

L’imponente artwork del disco, nella cui copertina si vede una figura iraconda, IKITAN appunto, che erutta dalla terra nell’atto di rompersi delle pietre sopra la testa, è opera di Luca Marcenaro.

IKITAN è il dio del suono delle pietre.

Non appena ho visto quel nome, mi sono detto: ‘dobbiamo assolutamente usarlo per la band’. È una grande fonte di ispirazione, e la copertina gli rende giustizia (Luca Nash).

Oltre a Luca Nasciuti il trio è composto dal bassista Frik Et e dal batterista Enrico Meloni.

Buon ascolto.