Masterpieces from all times part 52: Sigur Rós – Ágaetis byrjun – 1999

Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock, e per questa nuova puntata parliamo di un album di una band islandese (di Reykjavík ovviamente) che ha rivoluzionato la scena musicale contemporanea con la sua combinazione unica di post-rock, ambient e musica sperimentale. La band in questione è quella dei Sigur Rós, capace di trasformare in fama e successo di dimensioni planetarie le proprie origini sotterranee dall’affascinante quanto periferica Islanda, terra con la quale dimostrerà sempre un forte senso di appartenenza, ritrovandovi rifugio ed elevandola a principale fonte di ispirazione della sua musica (cit. ondarock).

Quasi tutti gli album della band islandese sono stati importanti (compreso l’ultimissimo Átta pubblicato qualche mese fa), ed alcuni decisamente fondamentali, tra tutti quallo che vi presentiamo, il secondo Ágætis Byrjun, uscito nel 1999 per la label Smekkleysa (e poi ristampato l’anno successivo su scala europea dalla Fat Cat) , album che ha segnato un’evoluzione significativa per la band, divenuto presto punto di riferimento di molte altre produzioni nel panorama della musica indipendente. Ma sicuramente non tralasceremo di citare il successivo (), assolutamente allo stesso livello del predecessore, e neppure il doppio concept Hvarf/Heim del 2007.

Tornando a Ágætis Byrjun, possiamo sicuramente affermare che la sua atmosfera eterea e sognante ha catturato l’immaginazione di molti ascoltatori, offrendo una fuga emotiva e spirituale dalla musica più convenzionale dell’epoca. La band, formata dal leader, vocalist particolarissimo e chitarrista Jón Þór (Jónsi) Birgisson, dal bassista Georg Hólm e dal batterista Ágúst Ævar Gunnarsson, nonchè dal tastierista e pluristrumentista Kjartan Sveinsson, in questo lavoro dà il meglio di se con brani quali l’etereo e iniziale Svefn-g-englar, la successiva orchestrale e malinconica Starálfur, la più rockeggiante Ný batterí e la title track, caratterizzata da una struttura sonora complessa e uno sviluppo emotivo che cattura l’essenza della musicalità distintiva dei Sigur Rós.

Buon ascolto.