Recensione disco italiano: Sabrina Napoleone – La parte migliore – 2014

di Roberto Giannini, pubblicato il 12 Maggio 2014

Sabrina Napoleone – La parte migliore – 2014 – (Orange Home Records)

by Roberto Giannini

Lo si attendeva da tempo, il primo lavoro su lunga durata della cantautrice genovese Sabrina Napoleone, album che era stato preceduto lo scorso anno dal singolo E’ primavera, prodotto dalla torinese Toast Records di Giulio Tedeschi, che da ottimo intenditore aveva fin da subito intuito le potenzialità della giovane artista già attiva da qualche anno sia in prima persona che come fondatrice del Lilith Festival.

E’ la Orange Home Records sotto la produzione artistica di Giulio Gaietto che ha fatto si che l’attesa finalmente sia finita, e fin dal primo ascolto si può certamente affermare che la ragazza possiede una stoffa non indifferente. Il brano di apertura, Fire, in poco più di un minuto e mezzo lascia intendere quelli che saranno stile sonoro e drammaticità delle liriche, ed il primissimo termine di paragone che viene in mente può essere quello con la Nada Malanima di questo ultimo quindicennio, quindi con quanto di meglio il cantautorato femminile autoctono abbia espresso nel nuovo millennio. Impressione che viene confermata con la splendida L’indovino islandese, brano tra i più rock dell’album con voce leggermente filtrata su base ritmica contraddistinta da un basso elettrico dal suono molto rotondo. Il timbro vocale solenne di Prima dell’alba, con le fucilate sul rullante della bravissima Jess introducono alla title track, pezzo difficile, a tratti declamato dall’artista genovese sopra strati di chitarre noise (Marco Topini) , che mettono in evidenza i complessi e ottimi arrangiamenti di Giulio Gaietto, che in tutto il lavoro svolge un ruolo importante nel rendere il sound amalgamato e coerente con le dinamiche umorali e l’intensità vocale della Napoleone. La “sintetica” Dorothy, che rimanda a sonorità nineties che vagamente ricordano gli Ustmamò di Mara Redeghieri o comunque il “giro” Consorzio Produttori Indipendenti (Disciplinatha ed Estasia in particolare) ci conduce all’ottimo singolo citato in apertura di recensione, quel E’ primavera dai toni orientaleggianti e dalla struttura complessa e particolare, il testo molto impegnato su ritmiche che ammiccano al dub. Si prosegue senza alcun calo di ispirazione con Insonnia,  ballata cruda ed ironica in stile deandreiano su mafia, politica e finanza e con i cinque minuti di classico cantautorato di Medusa, con lo strepitoso basso elettrico (manipolato dal “solito” Gaietto) in evidenza. Dello stesso calibro Pugno di mosche, brano dai contrasti dinamici notevoli con gli archi di Osvaldo Loi a fare da collante ed il sofferto Epochè, che chiude l’album accompagnato da un violino malinconico ed è uno dei brani migliori dell’intera raccolta.

 Promosso a pieni voti quindi l’esordio di colei che in questa fase può essere considerata il principale punto di riferimento a livello autoriale ( e non solo femminile) in una città che sta vivendo una fase molto intensa in campo artistico. Le influenze che si possono ascoltare in questo debutto sono quantomai varie, dalla già citata Nada a Cristina Donà, passando per gli sperimentalismi di Carla Bozulich e i toni drammatici ma mai autocommiserati di Anna Calvi. Ma sono influenze riscontrabili solo con un attento e profondo ascolto delle tracce, poichè quello che risulta globalmente è comunque un disco particolare e ben saldo entro peculiarità che anche dal vivo l’artista genovese sa esprimere al meglio. Complimenti anche alla label che ha intrapreso un percorso autoriale di qualità, come dimostra anche la precedente uscita omonima di Paolo Saporiti

 

Sabrina Napoleone: voci e chitarre

Giulio Gaietto: bassi, synth, chitarra elettrica, soundscapes, saz.

Marco Topini: Chitarre

Osvaldo Loi: piano, synth e archi

Jess: batteria

Track list

1-     Fire

2-     L’Indovino Islandese

3-     Prima dell’Alba

4-     La Parte Migliore

5-     Dorothy

6-     E’ Primavera

7-     Insonnia

8-     Medusa

9-     Pugno di Mosche

10-  Epochè