Masterpieces from all times part 21: This Heat – Deceit – 1981
Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock tornado agli inizi degli anni ottanta, quando una band di nome This Heat in piena ondata di post punk propone una formula che accomuna quest’ultima con il tanto detestato (dal primo punk soprattutto) progressive.
La band londinese esordisce discograficamente nel 1979 con un formidabile e spiazzante album omonimo, ma è dopo due anni che il trio, formato da Charlie Bullen (voce, chitarra e clarinetto), da Gareth Williams (voce, basso e tastiere) e, soprattutto dallo straordinario batterista Charles Hayward (aveva suonato nei canterburiani Quiet Sun, oltrechè nei Gong), sforna il capolavoro con il concept album Deceit, pubblicato dalla mitica Rough Trade, che ha quale tema principale l’apocalisse nucleare (e quello secondario la disinformazione dei media).
Undici brani di varia lunghezza, dai più brevi Shrink Wrap e Radio Prague che si avvalgono della tecnica (allora inedita) del tape manipulation alla terrorifica S.P.Q.R., nella quale gli intrecci vocali e le dissonanze ricordano gli Henry Cow, dal pre post rock di Makeshift Swahili agli svolazzi prog di Cenotaph, per un album che ha influenzato decine di band appartenenti a varie aree, da quelle post/math rock a quelle post hardcore.
Buon ascolto.